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Porco Rosso

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Testa di rapa
view post Posted on 23/6/2006, 17:30




per questa OTTIMA guida, ringrazio l'utente "Studio Ghibli" che l'ha creata (qui la segnalazione originale).

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Titolo originale: Kurenai no Buta
Regia: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Musiche: Joe Hisaishi & Tokiko Kato
Produttore: Yasuyoshi Tokuma, Toshio Suzuki
Anno: 1992
Genere: Fantastico, Avventura, Azione
Durata: 93 min.

RECENSIONE (by Studio Ghibli Italian Fun Site & Wangazine)

Annunciato per la prima volta nel dicembre del 1991, ed edito nel 1992, Porco Rosso, come altri film di produzione dello Studio Ghibli, è ben diverso da quello che ci si aspettava all'inizio del progetto. Pensato come corto per l'esclusiva proiezione sugli aerei della JAL (Japan Air Lines), e da quest'ultima sponsorizzato, si è poi tradotto in un lungometraggio di 93 minuti. Costato oltre un milione di yen, di cui trecentomila solo di pubblicità, si rivela un grosso successo commerciale incassando ben 2 miliardi e 713 milioni in tutto il Giappone, arrivando essere il primo film dell'anno. Basato sul manga breve Hikoutei jidai (Gli anni degli idrovolanti) dello stesso Miyazaki è una favola di orgoglio, libertà e amore. E' il periodo fascista in Italia e un aviatore, il più bravo e valoroso di tutti quelli rimasti in vita, decide di allontanarsi dall'aviazione reale italiana perché non si rispecchia nei nuovi dettami dittatoriali. Il fatto di essere, poi, diverso dagli altri (è un maiale) non lo aiuta di certo e per questo motivo si riduce ad essere un bounty hunter (un cacciatore di taglie) fuori legge per i cieli dell'adriatico. Questo è l'incipit della storia di Marco Pagot (omaggio del grande Miyazaki al suo amico italiano parente del creatore di Calimero e purtroppo scomparso da poco) alias Porco Rosso. La storia poi si dipanerà con i duello tra i cieli tra il porcellino signore dell'adriatico e colui che vuole detronizzarlo: Donald Curtis, un americano con il sogno di diventare famoso, attore hollywoodiano e poi presidente. A contornare la storia ci saranno poi la bellissima quanto sfortunata Gina, che per colpa della guerra ha visto morire tutti i suoi amici e consorti e il cui unico superstite è proprio il nostro porco e la giovane diciassettenne Fio Piccolo, bravissima ingegnere e meccanico. La cura maniacale fatta dal nostro Miyazaki nella trasposizione del territori italiani è favolosa, il modo di vestirsi delle persone, le campagne coltivate, le città, tutto fatto ad arte e dove noi tutti ci possiamo ritrovare visto che li vediamo ogni momento. Per quanto riguarda le musiche, poco da dire se non che le ha composte il maestro Joe Hisaishi, sempre a fianco di Miyazaki nei suoi film.

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