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Nausicaa della valle del vento

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Testa di rapa
view post Posted on 21/6/2006, 19:12




per questa OTTIMA guida, ringrazio l'utente "Studio Ghibli" che l'ha creata (qui la segnalazione originale).

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Titolo originale: Kaze no tani no Naushika
Regia: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Musiche: Joe Hisaishi
Produttore: Isao Takahata
Anno: 1984
Genere: Fantastico, Avventura
Durata: 101 min.

RECENSIONE (by Cinemazone)

Il secondo lungometraggio di Hayao Miyazaki, datato 1984, è il primo a portare il marchio dello Studio Ghibli, ed è anche il primo in cui molte delle tematiche predilette dal regista vengono fuori in modo chiaro. Questo film, diciamolo subito, è un bellissimo, poetico inno all'ecologismo e al pacifismo, un duro atto d'accusa contro la tendenza umana a distruggere e ad autodistruggersi, e un apologo del rispetto della natura e della vita, in qualunque forma esse si presentino. Nel futuro immaginato da Miyazaki, la Terra è stata devastata da una guerra detta "I sette giorni di fuoco", che ha decimato la popolazione e distrutto l'ecosistema mutandolo. Ora questo ha sviluppato nuove forme di vita, sconosciute e mostruose, mentre le spore della giungla tossica mettono seriamente a repentaglio la sopravvivenza dei villaggi vicini. Eppure, la giungla tossica non è nient'altro che la reazione della natura all'azione nefasta dell'uomo, che con la guerra ha avvelenato il terreno: le nuove specie vegetali che ivi crescono, infatti, non fanno altro che bonificare la terra e l'acqua rilasciando le spore velenose nell'aria. La figlia del capo della Valle del Vento, la giovane Nausicaa, è impegnata in una strenua, quanto disperata lotta per la difesa della giungla, di cui ha scoperto la vera natura, e delle specie che vi vivono. Ben presto si troverà al centro di una guerra tra i due vicini regni di Pejite e Tolmekia: quando un aereo di quest'ultimo cade nella Valle, portando un pericoloso carico, la giovane si rende conto che la sopravvivenza della sua comunità, e dell'intera umanità, è a questo punto in grave pericolo. Visivamente, il film offre un riuscito e calibrato incrocio tra suggestioni post-apocalittiche (ben rappresentate dai villaggi abbandonati caduti preda delle spore), motivi futuristici (gli aereovolanti, retaggio di una tecnologia in gran parte dimenticata) e una visione di stampo fantasy-medioevaleggiante, che è evidente nel look della Valle del Vento e del regno di Pejite. Anche il cyberpunk (motivo in realtà presente per tutto il film: sono stati infatti gli androidi, agli ordini degli uomini, a devastare il pianeta tanti anni prima) viene fuori prepotentemente nelle sequenze del "risveglio" del micidiale robot che i governanti di Tolmekia vogliono usare per distruggere la giungla, e dal suo successivo, impressionante disfacimento. L'aspetto tecnico è, come in tutte le opere del regista, curatissimo. A un character design immediatamente riconoscibile, e che ormai ha fatto scuola, si aggiunge un'altissima qualità dell'animazione, il top per l'epoca, e sequenze d'azione realizzate in modo magistrale. I fondali sono anch'essi disegnati splendidamente, e da soli sono in grado di restituire buona parte dell'atmosfera, sognante o cupa a seconda dei casi, che Miyazaki ha voluto dare alla vicenda. Da segnalare anche le musiche, evocative e di altissimo livello, composte da quel Joe Hisaishi che diventerà d'ora in poi presenza fissa nelle opere del regista.

IMMAGINI
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