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Storia dello Studio Ghibli

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Testa di rapa
view post Posted on 21/6/2006, 18:48




per questa OTTIMA guida, ringrazio l'utente "Studio Ghibli" che l'ha creata (qui la segnalazione originale).


·PROLOGO:
Durante i primi anni '70 la Toei aveva licenziato centinaia di dipendenti per tagliare gli altissimi costi di produzione. I primi ad abbandonare l'azienda sono stati Yasuo Otsuka e Daikichiro Kusube che si trasferiscono alla A-Productions, mentre Isao Takahata, il giovane Hayao Miyazaki e Yoichi Otabe, dopo una brevissima permanenza in quest'ultima compagnia, raggiungono Yasuji Mori nella neonata Zuiyo Eizo. Kazuo Komatsubara fonda la OH! Production assieme ad alcuni colleghi, mantenendo però uno stretto rapporto di collaborazione con la Toei Doga.

·1972-1976:
La Topcraft viene fondata a Koenji (Tokio) nel febbraio del 1972 dall'unione di un gruppo di circa 50 animatori fuoriusciti dalla Toei Doga. Il loro presidente, Toru Hara, aveva lavorato nel ruolo di progettista in TAIYO NO OJI HOLS NO DAIBOKEN diretto dal collega e amico Isao Takahata: grazie al genio creativo di Hayao Miyazaki, che cura il layout generale, questa pellicola viene considerata il vero punto d`inizio dell`animazione nipponica, che fino a quel momento aveva collezionato solo pallidi tentativi d`imitazione delle già affermate scuole occidentali.
Dopo avere lavorato ad alcuni episodi di MAZINGER Z (unica collaborazione con la Toei), il neo-nato studio viene contattato dalla Rankin/Bass Production (ditta americana specializzata in lavori in stop-motion) che, a seguito di una richiesta da parte del network ABC, necessitava di una serie televisiva. Si procede cosi alla realizzazione del film pilota di KID POWER al quale si aggiungono altre 15 puntate disegnate interamente da Katsumi Onishi, Akio Hosotani e Minoru Kibata. Della supervisione dei disegni era stato incaricato Tsuguyuki Kubo, il quale era gia noto presso gli spettatori americani, dal momento che aveva realizzato la sigla d'apertura di SPEED RACER della Tatsunoko Productions. Alcuni episodi sono stati diretti dall'esordiente Katsuhisa Yamada che nonostante la giovanissima età diventa ben presto uno dei membri più validi della Topcraft. Sempre nel 1972 hanno visto la luce altri tre disegni animati realizzati per la medesima casa di produzione: TOM SAWYER, 20.000 LEAGUES UNDER THE SEA e uno special dedicato al campione di baseball Willie Mays. L`anno seguente, col fallimento della Mushi Production e con la sospensione degli impegni con l`estero da parte della Toei Doga, la Topcraft rimane l`unica unità produttiva al servizio della società di Arthur Rankin Jr. e Jules Bass. Tuttavia, nel biennio 73/74, dall`America non arrivano sceneggiature e lo studio, che non può permettersi di rimanere inattivo, prende diverse commesse dalla connazionale Eiken (curando vari episodi di alcune serie sconosciute in Italia). Per la Rankin/Bass era stato solamente realizzato un film-pilota di un mai trasmesso seguito di 20.000 LEAGUES UNDER THE SEA.
Finalmente nel dicembre del 1974 arriva la commessa per un cortometraggio a sfondo natalizio, dal titolo TWAS' THE NIGHT BEFORE CHRISTMAS e scritto da Jerome Coopersmith. Dopo aver contribuito marginalmente alle animazioni di alcune puntate di KAGAKU NINJATAI GATCHAMAN per conto della Tatsunoko, lo studio realizza su sceneggiatura di Julian P. Gardner uno special di 24 minuti intitolato THE FIRST EASTER RABBIT, trasmesso dalla rete televisiva NBC nel 1975. I fondali sono di Minoru Nishida. Frosty, il protagonista dello special per la TV (datato 1976) WINTER WONDERLAND, comparve per la la prima volta nel `69 in FROSTY THE SNOWMAN, anch`esso commissionato in Giappone e più precisamente alla Mushi Productions di Osamu Tezuka. Questo ennesimo seguito viene creato dal cartoonist Paul Coker Jr e Tsuguyuki Kubo. Lo special è animato da Hidemi Kubo, Tadakatsu Yoshida e Yoshiko Sasaki. Hidemi Kubo ha inoltre curato il layout in due tra le più note serie della Tatsunoko, IPPATSU KANTA KUN e PAUL NO MIRACLE DAISAKUSEN.
L`animazione di questi tre special per la TV viene curata dal giovane e valente Kazuyuki Kobayashi, promosso a supervisore dei disegni dopo solo due anni trascorsi nella sezione intercalazioni (di norma occorrono non meno di cinque anni per diventarlo).

·1977-1979:
Il 1977 si apre guardando al mercato europeo: Annette Tison e Talus Taylor creano i BARBAPAPA`, buffi esseri gommosi protagonisti di una serie animata famosa in Italia e persino in Giappone. La prima a non portare il marchio di una major statunitense. E`probabile che nessuno prima dell`uscita del libro "Anime" (ed. Granata Press) sia venuto a conoscenza che l`animazione è stata realizzata in Giappone e in particolare dalla Topcraft, il quale, per la prima volta dalla sua fondazione, lavora per la olandese Frank Femhers Productions. Gran parte dei numerosi episodi, circa 150, sono stati diretti da Katsuhisa Yamada e Koichi Sasaki. Si conosce ben poco sullo staff di un'altra serie televisiva, realizzata per l'Olanda, dal titolo DOKTOR SNUGGLES. Ad eccezione del fatto che Tsuguyuki Kubo ha realizzato parte degli storyboard.
Dall`Olanda verso l`Inghilterra. A quarant`anni dalla pubblicazione di THE HOBBIT di J.R.R. Tolkien (in cui si raccontano le vicende di Bilbo e Gandalf) i produttori americani mettono in cantiere la sua trasposizione animata e allo studio diretto da Toru Hara vengono visionate le opere di Arthur Rackham, famoso artista specializzato nel creare ambientazioni fantasy. Grazie all`esperienza di Tsuguyuki Kubo, già supervisore dell'animazione in KID POWER, il film in questione può vantare quasi un`ora e mezza di ottima animazione (circa 40.000 disegni). I fondali, curati a regola d`arte, sono opera di Kazuko Itoh e Hidetoshi Kaneko sotto la supervisione di Minoru Nishida, mentre sceneggiatura e regia sono affidate rispettivamente a Romeo Muller e Katsuhisa Yamada. Il film, premiato a suo tempo con il noto Christopher Award, è la prima riduzione televisiva in assoluto del libro scritto da Tolkien. Vera e propria perla è il cofanetto, editato a suo tempo dalla Disney Records, contenente il soundtrack del film: la presenza di un libro e un bellissimo poster, hanno contribuito non poco al progressivo aumento di valore nell`ambito collezionistico. Data la mole di lavoro vengono assunti due giovani intercalatori, Takashi Watanabe e Hidekazu Ohara. Watanabe è oggi un rinomato regista grazie alla serie televisiva SLAYERS. Sempre nel 1977 la Topcraft è nuovamente di aiuto alla Tatsunoko, la quale era stata coinvolta in una coproduzione con la francese Procidis. Durante questa collaborazione, Tomoko Kida, lascia la Tatsunoko per unirsi al reparto editing della Topcraft.
THE LORD OF THE RINGS è il titolo del film uscito l`anno seguente, il quale narra dei fatti accaduti nel primo libro della trilogia scritta da J.R.R.Tolkien. La direzione di questo lungometraggio porta la firma di Ralph Bakshi, uno dei pochi registi americani a credere nell`animazione per adulti. L`adattamento di Peter S. Beagle è più che buono e la direzione artistica degna di nota. Ciò che ha fatto storcere il naso ai fan dell'animazione è stato l`utilizzo di parti dal vero, quasi inesistente nella prima parte ed eccessivo nella seconda (dove i soldati a cavallo sono tutte comparse in carne ed ossa). Una scelta probabilmente dovuta alla scarsa esperienza dello staff non abituato a film di così lunga durata, oppure alla mancanza di tempo a disposizione. Quest`ultimo sembra il motivo più valido, infatti la pellicola risulta incompleta terminando nel bel mezzo di una battaglia e mancando della parte conclusiva della storia.A questa carenza la Rankin/Bass Production supplisce nel 1979 con THE RETURN OF THE KING, bellissimo lungometraggio di 90 minuti realizzato dallo staff di THE HOBBIT. Il film inizia con la cattura di Frodo, ripercorrendo e concludendo la vicenda lasciata in sospeso da Bakshi. Il disegno dei personaggi, riprende quello modellato da Lester Abrams e Tsuguyuki Kubo due anni prima, senza tenere minimamente conto dei disegni di THE LORD OF THE RINGS e facendo emergere in questo modo una sorta di rivalità tra le due case di produzione.
THE HOBBIT e THE RETURN OF THE KING sono stati recentemente rieditati negli U.S.A. dalla Warner Bros, ma in Europa rimangono purtroppo ancora inediti nonostante l`enorme popolarità dei romanzi tolkeniani.
Nell`arco di tempo intercorso fra la lavorazione di questi due titoli, lo studio, porta a termine una versione animata del Christmas Carol di Charles Dickens, intitolata THE STINGIEST MAN IN TOWN e sceneggiata da Romeo Muller. In questa riduzione del famoso libro, Yoshiko Sasaki, Fumiko Kawada e Masahiro Yoshida assumono il ruolo di disegnatori chiave e Kazuko Itoh, sulle precise indicazioni di Kazusuke Yoshihara, riveste la carica di responsabile delle ambientazioni (=direttore artistico). Il costo finale è stato di circa 1.900.000 dollari.

·1980-1984:
A seguito di questi lavori, la ITC Film di Londra (in cooperazione con la Rankin/Bass), decide di scegliere lo studio giapponese per realizzare un lungometraggio intitolato THE LAST UNICORN, tratto da un racconto di Peter S. Beagle. Quest`ultimo firma la sceneggiatura e parte dello storyboard assieme al regista Katsuhisa Yamada, mentre l`animazione, di qualità superiore rispetto ai precedenti film, è diretta ancora una volta da Tsuguyuki Kubo. Le scenografie, curate in ogni minimo dettaglio, sono create da Minoru Nishida, Kazusuke Yoshihara e Mitsuo Iwazaki ed arricchite dagli splendidi colori concepiti da Fukuo Suzuki. Le 1.187 scene che compongono questa pietra miliare del fantasy-animato, sono disegnate tra gli altri da Hidemi Kubo e Kazuyuki Kobayashi, e riprese dall'abile Hiroyasu Omoto coadiuvato da Koji Shiragami. Oltre alla tecnica impeccabile, THE LAST UNICORN si è avvalso di interpreti della levatura di Mia Farrow e Christopher Lee. Mai distribuito in Italia, il film è stato recentemente trasmesso con il titolo DAS LEIZE EHINORN dalla tedesca RTL2 , la quale ha permesso a molti di ammirare la splendida sequenza in cui gli unicorni prendono vita dalle onde del mare. Un'ultima curiosità: Christopher Lee ha partecipato anche nel doppiaggio della versione teutonica.
L`ultima coproduzione con la Rankin/bass e unica pellicola ad essere giunta in Italia (grazie a Tele+) è basata sull`omonimo libro di Peter Dickinson dal titolo THE FLIGHT OF DRAGONS. Una storia dichiaratamente ecologista ed allo stesso tempo interessante e ben sceneggiata. Come da copione l`adattamento è di Romeo Muller, mentre storyboard e regia sono del veterano Katsuhisa Yamada, affiancato dall`esordiente Fumihiko Takayama. L`animazione è diretta da Kazuyuki Kobayashi e Tsuguyuki Kubo con la realizzazione dei disegni chiave affidata questa volta ad alcuni giovani neoassunti, tra i quali Masuji Kigami, Norio Kaneko e Mariko Aizawa.Le ambientazioni sono realizzate da Mitsuo Iwazaki e Minoru Nishida sulla base dei disegni abbozzati da Kazusuke Yoshihara, il quale, crea alcuni dei migliori fondali mai visti in un film d`animazione e decisamente ispirati all`arte "Naìf". Per il design dei draghi, Hidemi Kubo e Tadakatsu Yoshida si sono rifatti direttamente alle tavole di Wayne Anderson, l'illustratore del libro (alcuni suoi lavori sono stati pubblicati nel secondo volume della collana Miti e Leggende, edita dalla Hobby & Work). Colonna sonora e sigla d`apertura sono opera del musicista Maury Laws che collabora con la Rankin/Bass dall'ormai lontano 1964. Verso la fine di quello stesso anno, siamo nel 1982, la Topcraft realizza l'episodio 45 di JERINKO CHIE. Regia e supervisione dei disegni sono rispettivamente curate da Katsuhisa Yamada e Kazuyuki Kobayashi. Di fatto, questa non è stata la prima collaborazione con la TMS, dal momento che la Topcraft si era già occupata di alcuniepisodi di SHIN LUPIN SANSEI. In seguito, Tsuguyuki Kubo realizza il layout generale per THE CONEHEADS, ennesimo special televisivo prodotto dalla Rankin/Bass. Rimane ancora oggi ignoto lo studio asiatico che lo ha realizzato.
Nel 1983 in un ufficio dirigenziale di Tokio, Hayao Miyazaki (classe 1941) e Isao Takahata (classe 1935) si scontrano con le richieste del presidente della TMS, il quale voleva che prendessero parte alla realizzazione di LITTLE NEMO, una coproduzione nippo-americana, durante la quale avrebbero dovuto sottostare alle idee dei finanziatori d`oltreoceano. Miyazaki, dopo l'insucesso commerciale di CAGLIOSTRO, era impiegato nella Telecom Animation Film (una subsidiaria della TMS) nell'insegnamento alle giovani leve. Ai due registi nipponici però gli ordini dall`alto non sono mai piaciuti (vedi la fuga dalla Toei nel 1971) e tantomeno se arrivano dall`estero. Destino vuole che anche l'altro progetto che vede impegnato Miyazaki, MEITANTEI HOLMES, viene bloccato a causa di mancanza di fondi da parte della RAI (vedi il mio articolo sulla TMS). Proprio per seguire questa serie televisiva, Miyazaki era stato costretto a interrompere NAUSICAÄ, creando lo scontento presso i lettori di Animage. In seguito, Miyazaki viene convinto dalla casa editrice Tokuma Shoten a realizzare un lungometraggio che segua la trama del manga da lui disegnato. Takahata, il produttore del film, ha il compito di selezionare una casa di produzione in grado di soddisfare la richiesta di circa due ore d`animazione per la primavera del 1984. In quel periodo le grosse società del calibro di Toei, Eiken, Ashi e Tatsunoko avevano abbassato notevolmente la qualità dei loro prodotti a favore della quantità (talmente elevata da richiedere manodopera nella vicina Corea). Solo la TMS poteva contare sul know-how necessario, ma i recenti diverbi e i molti impegni con l`estero avevano portato immediatamente alla sua esclusione. Dopo avere visionato attentamente gli ultimi lavori della Topcraft, Takahata non ha più dubbi. La compagnia guidata da Toru Hara poteva dimostrarsi la migliore nel ricreare le atmosfere fantasy nelle quali vi erano ambientate le vicende della principessa Nausicaä. A quel tempo la Topcraft aveva appena completato la realizzazione di alcune scene per uno sconosciuto film commissionatole da un'altrettanto sconosciuta casa di produzione olandese. Nel maggio dello stesso anno, quindi, Miyazaki lascia definitivamente TMS e raggiunge la misconosciuta casa di produzione ed inizia a lavorare alla pellicola che verrà definita, da critica e pubblico, il suo capolavoro. Il messaggio del film è chiaramente contro la stupidità della guerra e allo stesso tempo ecologista.
L`animazione di NAUSICAÄ viene curata da quel Kazuo Komatsubara che aveva progettato il film GOSHU IL VIOLENCELISTA, e da una ventina di disegnatori tra i quali Kazuyuki Kobayashi e Tadakatsu Yoshida (quest'ultimo ha curato tutte le complesse sequenze in cui compaiono i Mostritarlo). Isao Takahata aveva chiamato inoltre i veterani Yoshinori Kanada, Yoichi Otabe e Noboru Takano, oltre ad alcuni membri della Oh! Production (più precisamente Kitaro Kosaka e Tadashi Fukuda). Nello staff compaiono i nomi del 23enne disegnatore Hideaki Anno e del 20enne intercalatore Mahiro Maeda. Entrambi, il primo come regista e il secondo come meka designer, realizzeranno una delle serie televisive più amate del 1989, FUSHIGI NO UMI NO NADIA per la Gainax. A tempo stesso Maeda continuerà la collaborazione con lo Studio Ghibli nel ruolo di disegnatore. La supervisione artistica è affidata a Mitsuki Nakamura, mentre la tavolozza dei colori, identica a quella di THE LAST UNICORN, porta la firma di Fukuo Suzuki. Prendono parte alla realizzazione anche Yoshiko Sasaki, Masahiro Yoshida, Mahiro Maeda e Umanosuke Iida (con il soprannome di "Tsutomu", quest`ultimo, sarà presente nel prossimo film di Miyazaki in qualità di assistente alla regia). Grazie al fondamentale contributo di altri studi minori, KAZE NO TANI NO NAUSICAÄ viene terminato a tempo di record e distribuito nel marzo del 1984. Il numero di fotogrammi usati, circa 56.000, è incredibilmente inferiore ai 75.000 di THE LAST UNICORN: il film prodotto dalla ITC, essendo destinato all`esigente pubblico americano, necessitava di un`animazione di alta qualità, mentre NAUSICAÄ, creato per il mercato nipponico, ha il suo punto di forza nelle spettacolari e sofisticate inquadrature (curate da Koji Shiragami). Trasmesso in Italia dalla RAI sul finire degli anni ottanta, NAUSICAÄ, ha goduto di un ottimo doppiaggio ma nello stesso tempo ha subito la mutilazione di alcune sequenze. Alla stesura della sceneggiatura partecipa inizialmente Kazunori Ito, ma nei credits finali il suo nome non compare, lasciando presagire una repentina fuga a causa di incomprensioni con il regista. Tsuguyuki Kubo e Tadakatsu Yoshida erano contemporaneamente impegnati nella lavorazione del lungometraggio MACROSS AI OBOTEMAISUKA su commissione della Tatsunoko Production.

·1985-1988:
Nel 1985 la Topcraft cambiò nome e divento Studio Ghibli (Ghibli è il nome degli aroplani italiani referiti da Miyazaki). Dopo il successo di Nausicaa, nel 1985 Hayao Miyazaki, insieme a Takahata e alla Tokuma Shoten Publishing Co. Ltd, fonda lo Studio Ghibli. La prima opera che nacque da questo formidabile team fu “TENKUU NO SHIRO LAPUTA” ( Laputa, Castle in the Sky). Prodotto tra il giugno 1985 e il luglio dell’1986, e uscito nelle sale il 2 agosto di quello stesso anno, non tradì le aspettative né dei fan né dello Studio stesso, che si apprestava a diventare uno dei più rinomati studi di animazione del mondo. Lo stesso Miyazaki era scettico riguardo alla sopravvivenza del neonato Studio Ghibli, ma Laputa resistette e superò qualsiasi dubbio e fu premiato, in Giappone, come miglior film d’animazione del 1986!
Miyazaki disegnò ogni cosa nel film, dai mezzi volanti di Dora ai robot dell’isola di Laputa, curando personalmente ogni particolare e riprendendo molti dei temi (così come i paesaggi) già trattati nel precedente Nausicaa e in Conan quali l'ecologismo, l'antimilitarismo, l'avversione per la sete di potere umana e la fiducia, malgrado tutto, in sentimenti come l’amore e l’amicizia.
Questo film è uno di quello che ha più influenzato il mondo dell'animazione a partire da Hideaki Anno che ha preso molto da questo capolavoro miyazakiano per creare uno dei suoi più celebri lavori - "Fushigi no Umi no Nadia" - fino ad arrivare al recente Atlantis, di produzione Disney.
Nel 1987 lo Studio Ghibli sviluppò due lungometraggi contemporaneamente.
Il primo, HOTARU NO HAKA (Grave of the Fireflies), fu diretto da Isao Takahata e si ispirava a una vera storia scritta da Akinori Nosaka incentrata sui tragici fatti della seconda guerra mondiale. All'interno dell'anime si può ritrovare un chiaro messaggio contro la guerra e le conseguenze che da essa derivano.
Il secondo sarebbe dovuto essere un cortometraggio d'accompagnamento di Hotaku no Haka ma in fase di produzione arrivò all'attuale lunghezza (86 minuti). TONARI NO TOTORO, questo il suo nome, fu diretto da Hayao Miyazaki e si discosta radicalmente dal precedente lavoro. Si tratta infatti di una tenera favola adattissima ai bambini, ma che, come il resto della produzione targata Ghibli, è adatta a tutti. C'è da dire che ebbe anche un notevole successo commerciale dovuto più al merchandising che per il film in sé.
I due film furono distribuiti dalla Toho's Cinema ma ebbero un successo molto al di sotto delle aspettative, soprattutto tenendo conto degli alti costi di produzione.

·1989-1992:
Quando sembrava che l'avventura dello Studio Ghibli fosse giunta al capolinea, Toshio Suzuki convince Miyazaki a realizzare un lungometraggio basato su un romanzo per l`infanzia di Eiko Kadono in cui si raccontano le avventure di una piccola apprendista strega al servizio di una società di consegne a domicilio. Miyazaki accetta e così MAJO NO TAKKYUBIN (Kiki's Delivery Service) diventa il successo definitivo, in quanto gli incassi superano di gran lunga quelli dei precedenti titoli nonostante il soggetto non sia di Hayao Miyazaki. Ancora una volta, il bravo Yoshinori Kanada (disegntore free-lance che, da NAUSICAÄ in poi, sarà presente in ogni film di Miyazaki), Shoetsu Hane e il co-supervisore dell'animazione Yoshifumi Kondo, impreziosiscono l`opera con sequenze da moviola, lanciando così lo Studio Ghibli nel firmamento delle maggiori case di produzione mondiali. Dopo qualche mese dall`uscita della pellicola, Toshio Suzuki (redattore della Tokuma) diventa il direttore dello studio e tutti gli animatori, grazie al sostegno economico della casa editrice nipponica, vengono assunti con stipendio fisso mensile. D`ora in avanti un insucesso al botteghino avrebbe potuto essere fatale per Miyazaki e soci. Da questo momento inoltre, lo Studio Ghibli partecipa a produzioni su commissione di altre ditte, fra le quali, GIANT ROBOT, EVANGELION e il recente SPRIGGAN, in cui nei credits compare il nome della nostra connazionale Alexandra Weirauch (entrata nel 1995 dopo una rigida selezione).
Il primo lungometraggio dell`era Suzuki è un rischioso adattamento di un manga, all`epoca, non molto famoso presso i lettori nipponici. Il coraggio del produttore, l`abile direzione del maestro Isao Takahata e i personaggi delineati da Yoshifumi Kondo conquistano però il cuore del pubblico. OMOIDE POROPORO diventa in questo modo il film giapponese più visto del 1991. L'animazione è stata supervisionata dal sopra citato Yoshifumi Kondo assieme ad Yoshiharu Sato e al valente Katsuya Kondo (nessuna parentela con Yoshifumi). Hanno partecipato in qualità di animatori chiave Megumi Kagawa, Shuetsu Hane, Mahiro Maeda e Junko Ikeda (ognuno dei quali aveva lavorato in NAUSICAÄ). Direttamaente dal team esecutivo di LAPUTA vengono riconvocati anche Masako Shinohara, Masaaki Endo e Noriko Moritomo (la quale era stata una delle prime dipendenti a lasciare la Nippon Animation per raggiungere lo Studio Ghibli). Infine, nei credits, compare per la prima volta il nome di Masashi Ando, all'epoca intercalatore e succesivamente animatore chiave e supervisore dei disegni. Toru Hara, rimasto in veste di coordinatore dopo l'arrivo di Toshio Suzuki, sidimette dopo circa sette anni di permanenza perchè riteneva i costi per la nuova struttura troppo elevati.
Hayao Miyazaki, da sempre appassionato di volo e con un buon ricordo dei paesaggi incontrati in Italia (in uno dei suoi viaggi all`estero), vi ambienta in quest`ultimi i personaggi della sua nuova opera: KURENAI NO BUTA (Porco Rosso). La storia si svolge durante gli anni venti e narra delle vicende di un pilota sfigurato avente le sembianze di un maiale; a detta dello stesso regista "un progetto personale e alquanto poco commerciale". La colonna sonora è composta da Jo Hisaishi (noto in Italia per L`ESTATE DI KIKUJIRO), collaboratore della NHK-TV e autore preferito da Miyazaki, il quale lo ha voluto in tutti i suoi film per il grande schermo.
Distribuito nel luglio del 92, non solo polverizza gli incassi di MAJO NO TAKKYUBIN, ma si piazza al primo posto della classifica dei film più visti dell`anno (lasciandosi alle spalle titoli di cassetta come ALIEN 3 e HOOK). Miyazaki ha saputo assemblare uno staff eccezionale che comprende tutti i talenti dello studio, tra cui Yoshifumi Kondo, Yoshiharu Sato, Yoshinori Kanada, Mahiro Maeda, Masaaki Endo, Masako Shinohara e Noriko Moritomo. Subito dopo la post-produzione di questo lungometraggio e per volere di Miyazaki, lo Studio Ghibli, si trasferisce in un sobborgo residenziale di Tokyo: uno dei pochi rimasti a disporre di numerose aree verdi (fino a quel momento era stato utilizzato il vecchio e ormai inadeguato stabile situato nel congestionato distretto di Kichijoji). L'atmosfera per questo nuovo successo al botteghino viene purtroppo funestata dalla notizia della morte di Yasuji Mori. Mori era stato uno dei fondatori della Nippon Eigasha (oggi Toei Animation) e aveva cresciuto molti animatori che hanno lavorato per lo Studio Ghibli, fra i quali anche Hayao Miyazaki.

·1993-1996:
Il primo (e ad oggi l`unico) special per la televisione, UMI GA KIKOERU, viene realizzato nel 1993, prendendo come soggetto un romanzo pubblicato dalla Tokuma Shoten. La direzione è affidata a un free-lance di nome Tomomi Mochizuki (legato alla Asiado Prod.) con i personaggi caratterizzati ancora una volta dal bravo Katsuya Kondo, che in questa circostanza veste anche il ruolo di supervisore dei disegni. Partecipano all`animazione gli esperti disegnatori Masaaki Endo e Masako Shinohara, con al seguito numerosi giovani cresciuti all`interno della struttura fondata nel 1985, tra cui Takeshi Inamura e Masashi Ando. Inoltre, in questo momento il nome dello studio non viene associato a quello di Hayao Miyazaki o Isao Takahata, entrambi impegnati sul progetto del prossimo film destinato al circuito cinematografico. Il ritorno di Isao Takahata alla regia arriva il 16 luglio 1994 con un lungometraggio di ben due ore, dal titolo HEISEI TANUKI GASSEN PONPOKO. I temi trattati, da sempre molto cari ai due autori (dieci anni prima NAUSICAÄ riceveva un premio dal WWF), sono ecologia e urbanizzazione selvaggia, quest`ultimo un problema molto sentito in Giappone. La supervisione artistica porta la firma di Kazuo Oga, uno degli artisti più apprezzati per quanto riguarda le scenografie, mentre la direzione dell`animazione è assegnata al team che in precedenza si era occupato di KURENAI NO BUTA: Megumi Kagawa e Toshio Kawaguchi (entrato nello studio in veste di autore del layout per la sigla iniziale di LAPUTA). Finalmente anche per il giovane Takehiro Noda arriva la promozione a disegnatore chiave. Noda aveva realizzato le intercalazioni in alcuni precedenti films. Per l`ennesima volta, la pellicola prodotta da Toshio Suzuki, risulta essere la più vista tra tutte quelle di origine nipponica, superando persino un capolavoro come SCHINDLER'S LIST e il discusso THE LION KING. Parte del meritato successo va al supporto di alcuni tra i più noti disegnatori della Telecom, Kazuhide Tomonaga e Nobuo Tomizawa (i quali avevano fondato quello studio assieme al noto Yasuo Otsuka).
L`anno seguente, assieme al lungometraggio MIMI O SUMESEBA, arriva l`esordio nel ruolo di regista per l`esperto character designer Yoshifumi Kondo. Il soggetto del film, dal quale Hayao Miyazaki ricava la sceneggiatura, proviene da un manga di Hirogi Aoi pubblicato dalla casa editrice Shueisha. La direzione artistica è affidata al 32enne Satoshi Kuroda, dipendente stipendiato dello studio a partire dal 1991, ma già nello staff addetto alla creazione dei fondali in MAJO NO TAKKYUBIN (a fianco di Hidetoshi Kaneko e Kazuo Oga). I personaggi sono curati da Kitaro Kosaka. Parallelamente a questa produzione, viene realizzato un cortometraggio musicale commissionato dal gruppo pop-rock Chase & Aska a sfondo fanta-ambientalista dal titolo ON YOUR MARK, ideato e diretto dal papà di NAUSICAA con il supporto di Masashi Ando alla supervisione dei disegni e di Yoji Takeshige alla supervisione dei fondali.
Durate l`estate 1996 arriva una notizia sorprendente: la Disney, che da un decennio attingeva a piene mani dall`animazione Made in Japan (per le proprie serie televisive e film), firma un accordo con la Tokuma Shoten. Quest`ultimo riguarda la distribuzione in occidente dei film dello Studio Ghibli (assieme a NAUSICAÄ), a partire da quel MONONOKE HIME ancora in fase di realizzazione e previsto per la fine dell`anno. Inoltre la divisione nipponica di Buena Vista si promette di finanziare tutti i prossimi lavori dello studio diretto da Toshio Suzuki (sic). Dopo tredici anni, questo lavoro segnerà per Hayao Miyazaki la seconda incursione nel genere fantasy, questa volta però ambientato nel medioevo nipponico e lontano dall`immaginario del pubblico europeo.

·1997-adesso:
MONONOKE HIME, dopo interminabili ritardi causati dall`elevato numero di fotogrammi da inchiostrare e colorare, vede la luce solo nel luglio 1997. Di conseguenza lo Studio Ghibli ricorre per la prima volta all'abilità e alla velocità dei "cugini" coreani. Infatti parte della colorazione digitale è stata effettuata dalla DR-Movie. Gli studi di Seul, dagli anni 80 ad oggi, hanno prodotto numerose serie televisive per conto delle compagnie americane e giapponesi. Imponente lo staff esecutivo che conta circa duecento addetti, tra i quali i disegnatori che hanno seguito Miyazaki dai tempi della fondazione dello Studio Ghibli, Megumi Kagawa, Masaaki Endo, Toshio Kawaguchi, Noriko Moritomo, Masako Shinohara e i giovani Takeshi Inamura e Takehiro Noda. Come sempre, in tutti i film del famoso studio, ha collaborato l'abile staff della Oh! Production, casa che ha cresciuto il supervisore ai disegni Kitaro Kosaka. La continuità dei disegni, oltre che dal sopracitato Kitaro Kosaka, è curata da altri due artisti: Masashi Ando e un Yoshifumi Kondo alla sua ultima collaborazione con il mondo della fantasia, prima della prematura morte arrivata l`anno seguente a soli 48 anni. Le bellissime e numerose scenografie portano la firma dei migliori autori del settore, tra i quali Kazuo Oga, Nizo Yamamoto e Satoshi Kuroda. Il pubblico, premia l`immane sforzo compiuto dallo staff accorrendo in massa nei cinema. Alla fine della stagione la pellicola è saldamente prima in classifica. La Disney, rimane invece perplessa dalla massiccia dose di violenza presente nel film decidendosi di distribuirlo nelle sale americane solo alla fine del 1999, peraltro mediante la controllata Miramax. Gli altri titoli dovrebbero essere distribuiti senza problemi con il marchio Buena Vista International. Finalmente, dopo diverse anteprime più o meno ufficiali e con due anni d'attesa, PRINCIPESSA MONONOKE (questo il nome del film in Italia) ha trovato spazio anche nelle sale italiane. La distribuzione, pessima come per tutti i prodotti del Sol Levante, è stata curata dalla Buena Vista Italia.
La prima co-produzione con la Disney è il divertente TONARI NO YAMADA KUN diretto da IsaoTakahata. Miyazaki non ha contribuito alla realizzazione del film, in quanto ere completamente esausto dopo avere passato tre anni al lavoro su MONONOKE HIME. In realtà questa non è la prima volta che le strip di Hisaichi Ishii vengono portante sul grande schermo. Nel 1986, peraltro con scarso riscontro, era stato prodotto dalla Group Tac un lungometraggio intitolato OJA MANGA YAMADA KUN. Allo Studio Ghibli, quindi, erano tutti dubbiosi dal momento che il film sembrava troppo distante rispetto ai precedenti lavori. Anche Toshio Suzuki esitava a dare il via, ma allo stesso tempo era un grande ammiratore del manga originale. Il layout generale porta la firma del veterano Yoshiyuki Momose, uno dei più importanti collaboratori dello studio dal momento che ha partecipato al fianco di Takahata in ognuno dei suoi film. L'unica certezza riguardo al passato professionale di Momose è la breve militanza presso la Visual 80. Tuttavia il successo è stato abbastanza modesto, tanto che TONARI NO YAMADA KUN può essere definito l'unico flop dello Studio Ghibli gestione Suzuki. Il film segna comunque l'importante e defnitiva svolta a favore della tecnica digitale. Nessun disegno è stato infatti colorato per mezzo della tecnica tradizionale, tagliando così i suoi elevatissimi costi. Ben diverso, in materia di incassi, è stato il destino di SEN NO CHIHIRO KAMIKAKUSHI diretto da Miyazaki. Il film ha incassato oltre qualsiasi aspettativa, stabilendo un nuovo record nel mercato cinematografico nipponico. Questo film rappresenta per Miyazaki il ritorno alla spiritualità di TONARI NO TOTORO. Nonostante le scene d'azione siano relativamente poche, la qualità tecnica ha settato nuovi standard per quanto riguarda l'animazione giapponese, grazie sopratutto all'abilità di Masahi Ando, Kitaro Kosaka e Megumi Kagawa. Un imponente impatto visivo lo suscitano anche gli splendidi fondali, i quali sono stati curati da un Yoji Takeshige in ottima forma. Takeshige è nato a Philadelphia nel 1964 è ha partecipato nel team di rifiniture sfondi in TONARI NO TOTORO e OMOIDE POROPORO. Questo nuovo capolavoro è inoltre il film più premiato tra quelli prodotti dallo studio di Toshio Suzuki. Ha vinto un prestigioso Orso d'Oro al Festival di Berlino, alcuni Annie Awards e l'importante Christopher Award. Infine, ma non meno importante, una meritata candidatura all'Oscar, sebbene Disney avesse già altri due suoi film in concorso. Grazie ai successi di critica ricevuti negli USA, SEN TO CHIHIRO ha vinto l'Oscar come migliore film d'animazione. Miyazaki ha però preferito non recarsi a Los Angeles, forse a causa della nuova crisi internazionale. Il prossimo film targato Ghibli ha subito un ennesimo ritardo. Dovrebbe venire completato per l'estate del 2004. La causa principale è stato l'abbandono del regista Mamoru Hosoda. La regia di HOWL NO UGOKU SHIRO è oggi accreditata a Hayao Miyazaki. Nel frattempo lo Studio Ghibli è al lavoro sull'atteso sequel di GHOST IN THE SHELL, prodotto nuovamente dalla Production IG (e questa potrebbe essere una sorpresa visto che Miyazaki e Takahata non hanno mai gradito associare il nome dello studio a film troppo violenti).
In questi anni lo Studio Ghibli è diventato un effige di qualità, una realtà incontrastata nel mondo dell'animazione mondiale in grado di portare al successo i generi più disparati, da quello pluriabusato del post-nucleare, classici basati sulle opere degli autori del vecchio continente, maiali volanti, fumetti per ragazze a leggende giapponesi pressochè sconosciute presso il pubblico occidentale.
 
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